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Cast
Produzione
-
20th Century Fox Corporation
Myra Breckinridge (Il caso Myra Breckinridge) (1970)
Regia
Michael Sarne
Trama
La settimana scorsa ho recuperato il raro Sextette, ultimo film di Mae West, oggi ho invece riguardato Il caso Myra Breckinridge del 1970, in cui la nostra è tornata al cinema e vi interpreta un’agente di attori cinematografici che, in piena rivoluzione sessuale, si trova a suo agio con le sue solite mosse provocanti e si presenta esaminando un giovane muscoloso chiedendogli: quanto sei alto? – e alla risposta 6 piedi e 7 pollici – risponde “dei 6 piedi non mi interessa, ma vediamo quei 7 pollici invece”. La protagonista del film nel ruolo di Myron/Myra, il protagonista dello “scandaloso” libro di Gore Vidal che si fa donna con un’operazione a Copenhagen per poi entrare a piedi pari nella lotta dei sessi e contro la coppia borghese, è una Raquel Welch in grandissima forma, coadiuvata da un gigionesco John Huston e da una giovane Farrah Fawcett. Il film del trascurabilissimo regista inglese Michael Sarne è una bizzarria che segue la trama del libro trasformando il tutto in versione pop e patchwork (spesso il controcampo delle azioni viene sostituito da spezzoni di classici hollywoodiani anticipando ad esempio la serie Dream on di venti anni successiva). Un’operazione tutt’altro che riuscita ma il film è godibile se preso per quello che è (voto 6--). Massacrato su Imdb, dal Mereghetti (e ci mancherebbe…) “Versione pasticciata e sconnessa di un romanzo-scandalo aggressivo e straordinariamente comico di Gore Vidal” con un asterisco e mezzo (Il mezzo sarà per la West?), mezzo punto che il Morandini invece gli nega senza neppure commentarlo (almeno nell’edizione 2011 Zanichelli). Coca Cola e American Airlines sono importanti product placement comunque.
Trama a cura della redazione di
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