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Cast
- Mimi Heinrich
- Bent Mejding
- Dirch Passer
- Ann Smyrner
Produzione
Reptilicus - Il mostro distruggitore (1961)
Regia
Poul Bang
Trama
Altro pessimo film, uno dei peggiori visti di questa serie di mostri-animali, è Reptilicus (1961) al cui titolo nell’edizione italiana viene aggiunto “Il mostro distruggitore” (!). E’ un film danese diretto da tal Poul Bang, ma la versione che circola è quella rimaneggiata dall’americano Sidney W. Pink (produttore e regista di alcune opere di genere spaghetti/tortilla western e di fantascienza di serie B). “Gli studios AIP hanno addirittura fatto causa ai produttori perché facessero cambi a un film che reputavano impossibile da distribuire. I cambi non hanno aiutato.” (John Gentile). Sembra un remake farlocco di Il drago degli abissi e/o Il risveglio del dinosauro con il solito canovaccio: riesumazione di un essere preistorico causato dall’uomo (in questo caso una trivella in una miniera di rame), passaggio con gli scienziati con teorie pseudo storico-scientifiche (qui particolarmente impacciati dato che riescono a causare la rigenerazione dell’enorme rettile preistorico lasciandone scongelare la coda), l’eroe della storia (un ingegnere che si sente in colpa essendo lui quello che ha fatto azionare la trivella), la bella (qui raddoppiata con due ragazzotte danesi, figlie di uno degli scienziati, una delle quali interpretata da Ann Smyrner che nella carriera ha avuto anche passaggi “italiani”, ad esempio in Al di là della legge di Stegani), il mostro che entra in città e la distrugge (stavolta Copenaghen), i militari che devono distruggerlo ma rischiano di far danni dato che facendolo esplodere farebbero sì che ogni pezzetto di lui potrebbe rigenerarsi in un altrettanto enorme gemello… Insomma nessuna idea ed effetti imbarazzanti: il grosso rettile, ridicolo, sembra la brutta copia di un kaiju e assomiglia vagamente a Q il serpente alato di Cohen, gli effetti dell’animale che getta una sostanza verde letale e che divora qualche uomo sono fatti con… disegni animati a dir poco puerili, i modellini della città falsissimi. Per riempire il film (altrimenti troppo corto) vi è anche una specie di giro turistico per Copenaghen con annessa serata dell’ingegnere con Connie, una delle ragazze, al ristorante Tivoli (product placement) mentre si esibisce in una canzone la cantante danese Birthe Wilke nel ruolo di se stessa. “Un veramente patetico modellino di una creatura chiamata Reptilicus ha uno dei peggiori aspetti nella storia dei film con pupazzi della storia” (John Gentile) “Il ridicolo mostro sub-giapponese è un pupazzo sussultante” (Psychotronic Enciclopedia of Film). “Buono giusto per due risate poiché la sceneggiatura replica ogni possibile cliché dei film con mostri, fino all’ultimo ciak. Filmato in Danimarca” (Leonard Maltin’s Movie&Video Guide) (voto 4/5)
Stefano Barbacini
Trama a cura della redazione di
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