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Cast
  • Joan Collins
  • Robert Lansing
Produzione
  • American International Pictures (AIP)

Empire of the Ants (L’impero delle termiti giganti) (1977)

Regia

Bert I Gordon

Trama

Doppietta da H.G.Wells tra il 1976 e il 1977 per Bert I. Gordon, regista che già abbiamo incontrato (I giganti invadono la terra e il seguito War of the colossal beast) e che è sempre stato affascinato dagli esseri che diventano giganteschi. I due film sono Il cibo degli deidi cui avevo già scritto e in cui incontriamo vari animali ingigantiti da una sostanza di cui si sono cibati (api, galli e galline, vermi, i miei preferiti, e soprattutto topi); e L’impero delle termiti giganti dove ritroviamo le “terribili” formiche, questa volta gigantesche e divoratrici di uomini. Un’agenzia di quelle che vendono lotti ancora da edificare, sulla promessa di costruzioni avveniristiche, con a capo Joan Collins (che si presenta subito magnificando le prestazioni “a letto” del suo socio), organizza una spedizione su un’isola con buffet e panini gratis. Molti dei partecipanti più che per acquistare casa, partecipano proprio per questo. Il film all’inizio si attarda nella presentazione dei partecipanti e i rapporti tra di loro. In generale sono dei falliti o delle persone che hanno un passato da dimenticare. Vi sono echi di Ombre rosse con trenini turistici e barche al posto della carrozza e le formicone al posto degli indiani. Il film più che un horror diventa un film d’avventure in mezzo alla natura, prima del finale in cui un paesino risulta essere soggiogato dalla potenza psichica della formica-regina che si è impadronita di uno zuccherificio. Entrambi i film fanno parte dell’ecovengeance perché i grossi e feroci animali sono diventati così a causa di sostanze inquinanti. Il richiamo alla natura, anche un po’ inquietante, viene fatto da Gordon tramite il richiamo al quadro di American Gothic di Grant Wood, nel primo vi è proprio una riproduzione del dipinto, nel secondo una coppia “live” lo riproduce. Giudicati malissimo da critica e pubblico (Imdb) non mi trovano del tutto d’accordo perché li trovo divertenti nella loro naiveté e i trucchi con cui vengono presentati i bestioni sono ancora di quelli artigianali che mi riempiono sempre il cuore cinefilo. L’operazione “nostalgia” vintage dei due film non è apprezzata neppure da Psychotronic Encyclopedia dove Michael Weldon scrive di Empire of the ants come di un “terribile film di fantascienza su un gruppo di babbei” che “presto sono attaccati da ridicole formiche giganti create dalle radiazioni”. Chiudendo con un “qualcuno dovrebbe dire a Bert che non puoi tornare indietro agli anni ‘50”. Un po’ meglio parla di Food of the Gods: “Alcuni degli effetti speciali sono grandiosi comparati con quelli soliti dei film di Bert (Rick Baker ha costruito qualcuna delle creature), ma i dialoghi e la sceneggiatura sono ridicole come al solito. (voti 6- e 5,5) Product placemetn in L’impero delle termiti giganti American Express, Coca Cola, una barretta di cioccolato Baby e Evinrude.

Trama a cura della redazione di

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