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Cast
- Fabrizio Gifuni
- Giuseppe Lo Piccolo
- Romana Maggiora Vergano
- Luca Massaro
- Daniele Monterosi
Produzione
Il tempo che ci vuole (2024)
Regia
Francesca Comencini
Trama
Il film che Francesca Comencini ha dedicato a suo padre, Il tempo che ci vuole (2024) è un film fatto di scelte giuste. E’ giusta la scelta di dedicare buona parte della parte dedicata all’infanzia al meraviglioso che il padre le ha fatto conoscere nonostante lei abbia paura e quelle sequenze sul set del Pinocchio sono emozionanti anche perché riportano ad un’epoca, ad un periodo storico italiano che poi viene ampliato con le notizie e le angosce ben più drammatiche degli anni di piombo. Anni di piombo in cui la giovane Francesca cresce tra rivolta, ricerca di una strada che non trova e il tunnel della droga. Scelta giusta anche quella di mostrare la sofferenza della dipendenza dalla parte del rapporto con il padre. E’ giusta la scelta anche di ricordare la passione di Comencini per il cinema muto di cui è stato anche salvatore durante la guerra e a cui ha reso omaggio con La valigia dei sogni (1953), e quindi apprezzabili sia i filmati d’archivio che gli sprazzi di video arte con la sovrapposizione di parti “disegnate” in alcune sequenze. Come ci è parsa giusta anche la scelta di “ritagliare” il rapporto padre-figlia da tutto il resto del contesto come se dalle immagini fossero fatte sparire le presenze di madre e sorelle, come quando da una foto collettiva si profila solo la parte che interessa. Tutto ciò ha evitato di cadere nella trappola, di cui lei era assolutamente conscia visto che ricorda quando il padre le ha detto di non fare film troppo personali, il cinema serve per sognare bacchettandola sul suo esordio, Pianoforte (1984), in cui racconta la sua esperienza con la dipendenza, rifiutandosi di andarlo a vedere. Non che il film sia privo di difetti, ad esempio quando la Comencini tenta di fare Fellini (episodio della balena, volo finale) ne sembra una copia sbiadita, al massimo ricorda il Fellini disegnatore non certo il regista; oppure il soffermarsi sulla malattia, alcuni tentennamenti verso il patetico, ma comunque il film, per i motivi che ho detto, resta decisamente interessante. (voto 6+)
Trama a cura della redazione di
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