Seleziona un film
Cast
- Denise Carrizo
- Lidiya Liberman
- Augustina Malale
Produzione
Maternal (2019)
Regia
Maura Delpero
Trama
Di Maura Delpero, l’autrice dell’osannato (in parte giustamente) Vermiglio, non avevo ancora visto il primo film, la coproduzione italo-argentina Maternal (2019), anch’esso pluripremiato. In effetti si tratta di un esordio notevole, la “mano” della regista si dimostra subito matura e di un’autrice che ha ben chiaro come riempire un “quadro”, pescando suggestioni da immagini pittoriche e religiose. E’ un film interamente femminile, non vi sono uomini, solo ricordi o foto di questi e nessuno di loro vi fa una bella figura. E come potrebbe dato che la storia è ambientata in un istituto di suore in Argentina in cui vengono ospitate ragazze madri sole, abbandonate e senza averi. Il racconto si concentra principalmente su tre donne: Luciana (Augustina Malale) energica e ancora vogliosa di vivere e trasgredire, che si innamora però sempre dell’uomo sbagliato, madre della dolce piccola Nina; Fatima (Denise Carrizo) donna mite e materna che ha già un maschio ed è di nuovo incinta (probabilmente i figli provengono da abusi e quindi di uomini non ne vuol sapere), Fatima rappresenta la parte razionale, quell’amica che con pazienza si sobbarca dei guai di Luciana causati dai suoi colpi di testa; infine Suor Paola (Lidiya Liberman) giovane appena arrivata, empatica e pronta a dedicarsi al ruolo di sposa di Cristo. Quando Luciana sparisce, probabilmente per seguire il nuovo innamorato che peraltro la picchia, Nina, la figlioletta, resta sola e verrà principalmente accudita da Suor Paola che trova in lei quel bisogno di maternità che la regola che si è scelta le impedisce. Un delicato e allo stesso tempo solido, dreyeriano, ritratto di donne (sempre tre come nel successivo) diverse tra loro ma unite dalle problematiche femminili, ovvero quella maternità che agli uomini è negata. Aiutata da ottime interpretazioni e da una fotografia pittorica molto bella dell’argentina Soledad Rodriguez (mi viene in mente Casorati forse perché da poco ne ho visto un’ampia mostra), la Delpero si rivela autrice da tenere d’occhio (e Vermiglio lo conferma) ma, come nel successivo, deve, a mio parere, limare le parti (poche in verità) che si conformano eccessivamente all’aspettativa del pubblico che cerca più sentimentalismo che sentimento. (voto 6/7) A parte una macchina da cucire Singer non si vede product placement nel film.
Trama a cura della redazione di
TOP Brand:
Affila le armi del tuo Product Placement con