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Night of the Lepus (La notte della lunga paura) (1972)
Regia
William F. Claxton
Trama
“Uno dei film più ridicoli mai fatti che riguarda un gruppo di conigli giganti che attaccano un paesino. I conigli naturalmente saltano su di un set di miniature in slow motion! (…) Il poster del film domanda ‘quanti occhi il terrore può avere?’. Mostra un paio di occhi giganteschi, ma non dà indicazioni della presenza di conigli. Sembra che i produttori fossero imbarazzati a mostrare di cosa trattava il film!” così parla John Gentile dello stracult Night of the lepus (La notte della lunga paura, 1972). Un film che annoverava tra le sue fila attori come Stuart Whitman, Janet Psyco Leigh, Rory Calhoun e Kelley “Dottor McCoy di Star Trek” DeForest, non proprio degli sconosciuti, ma che, diretto dal regista televisivo William F. Claxton, sembra poco più di un telefilm con ambientazione tipo La casa nella prateria, in cui si cerca di ricreare i topoi del cinema con animali innocui che, modificati geneticamente, diventano feroci assassini. Ma un “coniglio feroce” è un ossimoro che proprio non si può sentire. Il film si apre con un “documentario” sull’invasione infestante dei conigli in una zona dell’Arizona. I fattori stanno pensando a come difendersi dagli animali che distruggono i raccolti. Uno di loro chiede aiuto alla coppia di scienziati Roy e Gerry Bennett (Whitman e Leigh), i quali per rendere infertili i conigli decidono di modificargli il dna commettendo però un errore che li trasforma in esseri giganteschi. Il film ha tutti i difetti delle opere con pochi soldi e poca fantasia. Per allungare il brodo si appiccicano immagini di archivio, si ripetono infinite volte le stesse sequenze (i conigli che corrono, i corpi degli umani uccisi resi con quattro pennellate di vernice rossa), si ideano complicati metodi per uccidere le creature malvage, qualche spruzzatina di dialoghi moralistici e una lentezza di fondo (dovuta ad un montaggio che statico è dir poco) che toglie qualsiasi pathos e divertimento. “Tollerabile fantascientifico che si adatta ad una formula ormai frusta” (Hallywell). “Per chi soffre di insonnia e con pretese molto basse” (Judith Crist) (Voto 5-) Un camion della “Shade Refrigeration Lines” (esiste/eva?), una Dodge e un camper Chevrolet nel product placement.
Trama a cura della redazione di
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