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Cast
- Francois Cluzet
- Julie Depardieu
- Daniele Dubroux
- Serge Riaboukine
Produzione
L'examen de minuit (1998)
Regia
Daniele Dubroux
Trama
Due anni dopo esce il suo film L’examen de minuit (1998) forse la sua commedia più stralunata e che meglio delle altre viviseziona i rapporti uomo-donna, in un mondo che confina con l’assurdo ma è assolutamente paradigmatico dei comportamenti umani. Protagonista è Serena (Julie Depardieu, splendida per come rappresenta l’ingenuità e la semplicità dell’erotismo giovanile) una ventitreenne che non trovando un compagno degno a Parigi decide di rispondere ad un’inserzione di un nobile che cerca moglie. Il castello del nobile si trova nella provincia francese e la nostra vi giunge per scoprire che l’uomo ammette di aver avuto un raptus nello scrivere l’inserzione e che in realtà non cerca nessuna. Trovatasi sola e spaesata in un villaggio provinciale, viene avvicinata da un fattore (Serge Riaboukine) che la aiuta. Quest’ultimo si invaghisce ossessivamente di lei che però non gli dà troppa corda e lui pensa che sia perché non è abbastanza ricco. Allora decide di comprarsi una pistola e di mettersi a rapinare banche. Lei cede alle continue proposte di matrimonio (non sapremo mai perché, forse per incapacità di dir di no, forse perché l’uomo le fa pena…) ma gli dice che è sieropositiva e quindi non può far sesso. La prima notte di nozze se ne va con uno scrittore depresso (Francois Cluzet) e sposato con una donna che tradisce regolarmente (la stessa Daniele Dubroux) e comincia ad abitare con lui, che però la rinchiude in una stanza per giorni. Non potendone più di restare praticamente prigioniera chiede al giardiniere di essere liberata e passa una notte con lui. Poi la faccenda si fa intrigata perché tornerà in auge il marito, richiamato dalla moglie dello scrittore, con la sua pistola, lo scrittore dimostra tutta la sua follia egotica, interviene la polizia e un avvocato che pensa ad una soluzione delirante per salvare capra e cavoli. Insomma il mondo della Dubroux è indubbiamente il nostro ma visto sotto una lente deformante, certo è che questo film dimostra la fragilità degli uomini e la volontà delle donne di poter vivere libere e autodeterminandosi. Gli uomini si trovano spiazzati davanti alla mancanza di certezze e alle decisioni a volte illogiche (per la mente maschile appunto) delle donne. Il cinema della Dubroux è un cinema libero, sbrindellato ma intelligente tra Blier (già citato), il primo Polanski e Truffaut (voto 6/7). La pistola utilizzata dal fattore è una Beretta, la prima banca rapinata il Credit Mutuel, lo scrittore è dipendente dal Lexomil e la moglie guida un’Audi. Product placement possibile.
Trama a cura della redazione di
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